Da quando mia moglie mi ha confessato il tradimento e dopo qualche tempo che le ho rivelato che io a sua insaputa avevo visto tutto, del dottore che la scopava nella figa e del ragazzo nero che lei spompinava e del dottore che per la prima volta le rompeva il culo, passato un primo momento di abbattimento morale, abbiamo cominciato una nuova vita, soprattutto da un punto di vista sessuale. Si scopa alla grande, e da quando è stata inculata contemporaneamente da due uomini gode tantissimo quando glielo metto nel culo, non riesce a concepire una scopata se non finisce con una grande inculata. Una sera dopo aver scopato le chiesi se le sarebbe piaciuto ripetere la cosa, con persone diverse, ma questa volta in mia presenza. Senza esitazione mi rispose di si, al solo pensiero si eccitò tantissimo che cominciò a leccarmi il cazzo sussurandomi facciamolo. Dopo quella sera non ne abbiamo più parlato, anche perché io non sapevo come fare ed inoltre avevo timore a mettere annunci o prendere contatti non sapendo con chi avrei avuto a che fare. Circa due mesi dopo siamo partiti per una città estera per un viaggio di quattro giorni per spezzare la routine lavorativa. Stando lontano da casa e fuori dall’Italia mi venne l’idea che avremmo potuto finalmente fare questa esperienza. Senza dirle niente cominciai ha cercare in rete posti dove si facevano scambi di coppia, e ne trovai uno che mi sembrava adatto. La sera dopo cena le dissi di prepararsi al meglio perché le volevo fare una sorpresa. Probabilmente capì subito, perché mi disse che non aveva abiti eleganti o perlomeno accattivanti visto che eravamo in vacanza ed avevamo solo abiti comodi. Indossò solo un vestitino semplice corto sopra al ginocchio con scarpe basse ed a quel punto le consigliai di non indossare biancheria intima. Prendemmo un taxi, consegnai al tassista un biglietto con scritto sopra l’indirizzo. Questi ci guardò con aria stranita come per dire siete sicuri. Quando io gli feci ok con la mano si girò sul sedile di guida scrollò le spalle e partì. La corsa durò circa trenta minuti. Eravamo già da un po’ fuori città quando ci fermammo in un parcheggio dove vi erano circa una ventina di auto parcheggiate. Pagai il tassista e ci incamminammo verso l’ingresso molto ampio. Sembrava una villa molto elegante con giardini ben curati intorno, tutti illuminati con luci soffuse con una scala in marmo centrale che immetteva in un ampio ingresso dove vi erano sparsi divani con tanti piccoli tavolini alcuni divani erano vuoti, altri occupati da coppie o da singole persone che bevevano drink o parlavano tra loro. La cosa che mi colpì fu l’ambiente che era elegante e sobrio allo stesso tempo. Appena entrati ebbi la sensazione che tutti ci guardassero.
Erano le 9 quando il campanello suonò, come ogni lunedì. Quando Lucia aprì la porta si trovò però davanti non solo Carlo, il suo fisioterapista da ormai un mese, ma anche un altro ragazzo, sui 25 anni, carino e con uno sguardo profondo.
<<Lui è Marco>> disse Carlo appena la porta si aprì <<Non ti avevo avvisata, scusa, ma per gli esercizi di oggi serve una seconda persona>> <<Nessun problema, accomodatevi pure>> rispose Lucia. Parlarono per una decina di minuti sui progressi fatti da Lucia nei giorni in cui non si erano visti, mentre il nuovo ragazzo preparava il lettino. Poi Carlo disse <<Lucia, dovresti indossare un reggiseno ed un perizoma per i massaggi di oggi>>. Lei era allo stesso tempo imbarazzata per quella nuova presenza ed anche un po' eccitata, mezza nuda con due bellissimi ragazzi in casa ed il marito al lavoro. Sarà anche stata la vista di quel pacchettino preso al sex shop due giorni prima, fatto sta che Lucia decise di provocarli un po', indossando un perizoma minuscolo ed un reggiseno col pizzo al posto dei completi sportivi che le aveva consigliato Carlo. Quando uscì dalla camera i due ragazzi rimasero decisamente sorpresi, cercando però di mantenere un'aria professionale <<Stenditi sul lettino>> disse per primo Carlo. Lucia ubbidì, senza nascondere un sorriso malizioso. Carlo iniziò a massaggiarle delicatamente gambe e caviglie, Marco si occupo' invece delle braccia, tirandole verso di sé cautamente. Continuarono per qualche minuto, Lucia nel frattempo si sentiva sempre più eccitata, così poco vestita, in mezzo a quei due ragazzi che per massaggiarla erano letteralmente sopra di lei. Quando Marco passò dalle braccia al torace, massaggiandola sin sotto ai seni, i capezzoli di Lucia tradirono il suo desiderio e a quanto pare anche Marco si era accorto della cosa, tradito a sua volta da un rigonfiamento nei pantaloni che Lucia notò subito. Lucia fu colta da un'improvviso impulso, afferrò i pantaloni del ragazzo, inizio a massaggiarlo e poi glieli slacciò. Lui non si tirò indietro, anzi, abbandonò la fisioterapia per dedicarsi a ben altri massaggi, seguito a sua volta da Carlo. Fu una mattinata incredibile, di sesso sfrenato, che Lucia ricorderà come la più bella fisioterapia di sempre. Quando al sexi shop comprò quel pacchetto, che ora era sul comodino della camera, voleva risvegliare il rapporto col marito tra le lenzuola grazie a qualche nuovo giochino, ma questo era mille volte meglio. Mai aveva immaginato che una seduta di fisioterapia potesse essere così, da tempo non provava un piacere come quello di quella mattina, posseduta contemporaneamente da due giovani e bellissimi ragazzi. Inutile dire che da quel momento in avanti la fisioterapia divenne ben più eccitante del solito, con Marco parte integrante dello staff. Festeggiare i 30 anni significa anche essere stupiti dal proprio partner e quella volta fu proprio così, con quello strano regalo davvero piccante che lui aveva trovato in un sexy shop on line.
Era la sera del mio compleanno e, come di consueto, mi aspettavo il solito invito a cena da Carlo, ma questa volta aveva in serbo per me qualcosa di veramente speciale e non una tradizionale cena in uno dei locali più belli di Roma. Per la cena dei miei 30 anni aveva preparato tutto nei minimi dettagli: antipasti, primo e secondo piatto ed anche la mia torta preferita, quella con il pan di spagna, la crema e il cioccolato. Insomma, non mancava veramente nulla, neppure la musica preferita ed i fiori! Naturalmente, a fine serata, oramai sazi con l’immensa cena che lui stesso aveva preparato, giunse il momento del mio regalo, un dono davvero particolare ed hot, che ha voluto subito provare con me, sul divano. Era uno splendido dildo con vibratore annesso, uno di quelli che avevo visto una volta insieme a lui nella vetrina del sexyshop, e che per scherzo gli avevo detto che doveva essere il prossimo regalo. E così è stato: quella sera si trasformò in una serata davvero unica ed eccitante che andò avanti per diverse ore. Quel dildo risveglio in noi qualcosa di assopito, nuove sensazioni, che diedero vita di fatto ad una delle serate più piccanti della mia vita. Lo usammo insieme, in un amplesso che diveniva via via più intenso e coinvolgente, tutta la notte. Conservo ancora oggi quel dildo che Carlo mi regalò, lo usiamo assieme e mi fa compagnia anche nelle serate in cui Carlo non c'è, una compagnia un po' speciale nel segno dell'autoerotismo. Fu solo il primo di una lunga serie di sex toys per me e Carlo, perché da quella sera nacque in noi la voglia di sperimentare nuovi giochi, nuovi vestiti, di raggiungere un livello di complicità diverso da quello che avevamo prima tra le lenzuola. E devo dire che ne sono proprio contenta, forse se quel giorno davanti alla vetrina non avessi detto nulla tutto questo non sarebbe successo ed oggi saremmo ancora incastrati in quel rapporto che si avviava ad essere monotono e sempre più privo del pepe che oggi certo non ci manca. Girovagando sul web, Alessandra fece una scoperta erotica alquanto interessante che la trasportò da lì a poco nel mondo del feticismo.
Look, accessori ed incontri davvero particolari: questi erano solo alcuni dei focus che avevano attirato l’attenzione di Alessandra, giovane 29enne che, in giro di pochi mesi, divenne una vera amante del mondo fetish. Tutto inizio trovando per caso quell'evento in provincia, quella festa fetish a cui erano ammessi tutti, a cui Alessandra andò più per curiosità che per altro, rimando rapita da quel mondo particolare. Da quel momento tutto cambiò, d'altronde la vita dell’hinterland milanese metteva a sua disposizione tantissime location in cui incontrarsi e poter discutere, conoscere ed ammirare spettacoli fetish in compagnia di altri sconosciuti che, poi, sarebbero diventati veri confidenti come Noemi e Carlo, una coppia feticista che svelò ad Alessandra tutto quello che c’era da sapere su questo mondo così vasto ed allo stesso tempo così intrigante. Anche Alessandra trovò un partner di divertimento, Josef, che le fece capire che cosa poteva essere la vita di una fetish tra lattice nero, frustini ed eccitanti accessori erotici. Fu una svolta nella vita di Alessandra, che la mattina indossava i panni di una professionale segretaria in uno studio di avvocati, mentre la sera tirava fuori il lato più dark della sua personalità, tra latex e frustini. Iosef era diventato il suo partner fisso, la provincia di Milano era la location della sua segreta perdizione nottura, e quel mondo fino a poco tempo fa sconosciuto la sua principale fonte di divertimento, passione ed evasione dalla figura della segretaria circondata da uomini in giacca e cravatta. Iosef veniva invece da un'esperienza diversa, aveva qualche anno più di Alessandra e fin da giovane l'alternativo era quello che aveva sempre cercato. Il fetish rappresentava per lui solo una naturale evoluzione di quello che c'era prima, quasi un ulteriore scalino da percorrere. Per Alessandra no, il fetish era evasione, era passione, era dimenticarsi di tutto e lanciarsi in folle notti tra giochi e nuovi incontri. |